La mia Mongolia

La Ger,
Orkhon Valley, Mongolia

Il mio viaggio in Mongolia è giunto al termine e nonostante non abbia visto praticamente nulla dei Must-see che ci si aspetta da un viaggio simile, sono felice e soddisfatta.
Il problema è che 30 giorni sono un lasso di tempo davvero corto e il mio mese in Mongolia è trascorso in un soffio.

Non ho partecipato a nessun tour turistico, non ho visto la perla blu del lago di Hovsgol, le bianchissime vette dei monti Altai o il famoso deserto del Gobi, ma non mi importa e non ho alcun rimpianto.

Orkhon Valley, Mongolia

Non ho provato l’esperienza della Mongolia allestita e pronta all’uso che viene proposta tra le pagine patinate di un tour guidato. Io la Mongolia l’ho vissuta dall’interno, l’ho vissuta sulla mia pelle.
Ho visto il dietro le quinte che il turista medio nemmeno si immagina.

Mi sono sporcata le mani lavorando fianco a fianco con chi, alla Mongolia, appartiene per davvero.
Ho preparato e condiviso con loro i piatti della cucina tradizionale, ascoltando le storie e le leggende di questa terra magica.
Mi hanno spiegato che se sogno tanto, è perché fischio sempre, e che è bene non fischiare tra le mura domestiche, altrimenti si rischia di aprire le porte agli spiriti dei morti che vagano sulla terra.
Sono stata messa in guardia dagli spettri maligni che se ne stanno in agguato nell’oscurità della notte, imparando che gli animali possono vedere i fantasmi e che il fuoco è sacro e gli si porta rispetto.

Alla sera, momento di relax

Ho guidato una mandria di mucche cavalcando attraverso le infinite praterie che caratterizzano questo paese. Ho galoppato immersa nelle tonalità verdi e blu di un paesaggio prodigioso, godendo dell’estremo senso di libertà racchiuso in ogni falcata.

la mia Mongolia
Radunando la mandria dei vitelli,
Orkhon Valley, Mongolia
la mia Mongolia
Orkhon Valley, Mongolia

Ho viaggiato questo paese a modo mio, per lo più percorrendo piccole distanze e accumulando esperienze uniche.
In un certo senso l’ho assaporato lentamente, pezzetto per pezzetto, giorno dopo giorno.

la mia Mongolia
Orkhon Valley, Mongolia

E sono cresciuta, sono cresciuta tanto.
Ho gestito situazioni che credevo essere più grandi di me, dimostrando a me stessa che volere è potere e che la mia volontà è inesauribile.
Ho scoperto che la mia forza interiore è più grande di quel che pensavo e ho conosciuto una me stessa forte e determinata, una me stessa che intendo scoprire e lasciar crescere.
Una me stessa che mi piace da impazzire.

3 Risposte a “La mia Mongolia”

  1. Cara Enrica, questa tua pagina di vita in Mongolia, lavorando, dividendo le tue fatiche in situazioni assai disagiate, sei riuscita a trarne il bello perchè guardi il mondo con gli occhi dell’anima. Brava! hai il coraggio di intraprendere questi viaggi molto difficili e trasmetti con le tue parole cosa provi, le tue emozioni, le gioie, e anche le tue paure.
    Continua a scrivere, che chi ti segue viaggia con te.

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