La partenza: il mio viaggio ha inizio!

la partenza
Scorcio della Spiaggia di Boccadasse, Genova

È mattino presto, eppure la città sembra essersi svegliata da un pezzo.
Cammino con decisione lungo la via alberata, l’aria fresca mi dona un piacevole tepore.
Inspiro profondamente: il mio viaggio sta per iniziare, sono pronta alla partenza.

Sorrido ai passanti che incrocio sulla via: una madre accompagna i bambini a scuola, alcuni uomini sono indaffarati in un lavoro di manutenzione stradale. Qualcuno è in coda a un semaforo.
Sono tutti presi nella frenesia della quotidianità che si sono scelti.
Il peso dello zaino comincia a farsi sentire nelle spalle costrette dalle cinghie spesse, ma io continuo a camminare ed è come se appartenessi a un’altra realtà: sono qui e ora in mezzo a queste persone, ma la mia testa è proiettata nel futuro.
I loro sguardi mi si attaccano addosso, ognuno mi regala un momento della loro corsa frenetica alla vita. Un secondo di pura curiosità.
Rispondo con un sorriso cordiale e radioso, mantengo un buon passo.
Sembro calma e sicura di me, ma dentro sto per esplodere: il giorno della mia partenza è giunto.

Il mio viaggio è ai suoi albori; sorrido pensando all’idea del backpacking che per anni ha monopolizzato i miei sogni. Sono io ad avere uno zaino in spalla ora, uno zaino pieno di sogni e aspettative, paure e fantasie.
Il nodo allo stomaco si fa sentire di tanto in tanto, e in quei momenti il terrore la fa da padrone. Poi però sembra attenuarsi, e l’ansia lascia spazio ad una totale euforia.
Sono giorni ormai, che le mie emozioni si alternano in maniera drastica ed incredibilmente veloce, intervallate da stati quasi catatonici di totale non consapevolezza di ciò che sto per affrontare.

Raggiungo la stazione di Brignole, salgo sul bus che mi porterà in aeroporto.
Tratta: Genova – Mosca.
Arrivo Mondo!

Una partenza illuminata dalla fortuna

Il mio viaggio è stato segnato dalla luna piena del 16 luglio.
Gli Indù la chiamano Guru Purnima, e in questa ricorrenza si onora un guru o un maestro spirituale. Guru in sanscrito significa ‘maestro’.
Si ringrazia il Guru per gli insegnamenti ricevuti, e si trova uno spazio di quiete per coltivare un nuovo senso di chiarezza nella mente.

Sono in fila al gate numero otto, circondata da decine di russi che tornano in Russia, parlando russo.
La mia mente è tutt’altro che chiara e tranquilla, e direi che l’aeroporto non è esattamente il luogo di quiete ideale… specialmente il giorno della fatidica partenza!
Gli ultimi saluti strappalacrime sono stati ardui, gli occhi lucidi tradiscono la mia prematura nostalgia di casa.

la partenza
Photo by: Tina Martin

Una voce metallica annuncia l’apertura del gate, mi metto in fila.
Ad ogni mio passo, il nodo allo stomaco si fa più stretto.
Mi avvicino all’aereo e il groppo in gola diventa quasi insopportabile. Ricaccio indietro le lacrime e cerco il mio posto a sedere.
Un misto di emozioni ad ampio spettro mi esplode nel petto: l’ansia che mi accompagna da giorni fa a pugni con un terrore folle che cerca di impadronirsi del mio cuore, mentre la tristezza, l’eccitazione, l’euforia e l’onnipresente preoccupazione stanno a guardare, buttandosi nella mischia di tanto in tanto.

La hostess spiega le norme di sicurezza e io nemmeno la vedo. Ho gli occhi lucidi e il cuore mi batte a mille, ma sto sorridendo.
Il rombo del motore urla al mondo tutta la mia trepidazione, chiudo gli occhi e immagino che la forza di propulsione dell’aereo mi scolli di dosso ogni singola sensazione negativa, ogni paura.
La velocità del mezzo aumenta con un fragore che mi riempie le orecchie. Tutti i passeggeri trattengono il fiato.
Decolliamo.

la partenza
L’aereo della compagnia russa Pobeda Airlines,
linea Genova-Mosca

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