Seoul

Palazzo reale di Gyeongbok, Seoul, viaggio in solitaria
Palazzo reale di Gyeongbok, Seoul

Seoul è la capitale della Corea del Sud e la città più grande e più popolosa del sud della penisola.
Il suo nome deriva dal coreano arcaico Seobeol che significa, per l’appunto, capitale.
Fin dai tempi più remoti, la zona nella quale sorge la città era considerata un punto nevralgico di fondamentale importanza per ottenere il controllo dell’intera penisola. Dall’anno della sua fondazione quindi, il 18 a.C., la città viene invasa e conquistata in numerose occasioni.
A seconda del popolo sotto il quale cadeva, la città cambiava il proprio nome. L’appellativo con il quale la conosciamo oggi le venne dato solo nel 1945, quando la penisola coreana venne liberata dall’occupazione giapponese.

Zona di Myeongdong, Seoul, viaggio in solitaria
Zona di Myeongdong, Seoul

Durante la guerra tra le due Coree, Seoul venne invasa e conquistata diverse volte da entrambe le fazioni e la città ne uscì seriamente danneggiata.
Solo dopo l’armistizio del 1953, Seoul conobbe un importante momento di crescita e ricostruzione, che la portò ad essere la sviluppata città super moderna che conosciamo oggi.

Seoul, Hanok Village, viaggio in solitaria
Hanok Village.
Sullo sfondo, Seoul

La Zona Demilitarizzata

La Zona Demilitarizzata Coreana, abbreviato in ZDC, è una striscia di terra che attraversa la penisola in tutta la sua larghezza. È, di fatto, una barriera di confine che la divide a metà, e che funge da zona cuscinetto tra la Corea del Nord e la Corea del Sud.
Ha una lunghezza di 250 chilometri per una larghezza di circa 4.

Fu stabilita dall’accordo di armistizio coreano del 1953, raggiunto dopo tre lunghi anni di una sanguinosa guerra.
L’edificio dove venne firmato l’armistizio esiste ancora, si trova a cavallo della linea di demarcazione militare coreana che divide i due paesi e che corre attraverso la zona demilitarizzata. Persino il tavolo attorno al quale si riunirono le due parti è diviso dalla linea di confine.
Purtroppo, all’armistizio non seguì mai un trattato di pace: più volte la Corea del Nord l’ha dichiarato nullo, e formalmente i due paesi sono ancora in guerra.

Nonostante il nome, la Zona Demilitarizzata Coreana è una delle zone più militarizzate del mondo. L’ostilità tra i due paesi è palpabile e la tensione si può letteralmente tagliare con un coltello.
In passato ci sono stati alcuni incidenti, con vittime militari e civili da entrambe le parti, ma nel complesso è una zona relativamente sicura.
Tramite un tour organizzato da un’ apposita agenzia, è persino possibile visitarla!

Una sfortuna ricorrente

Di tutto il periodo trascorso in Corea, la visita alla ZDC era l’unica attività della quale ero realmente certa. Tutto il resto passava in secondo piano.
Da ragazza coscienziosa quale sono, ho prenotato con largo anticipo la mia visita, contattando una delle agenzie che propongono questo tipo di tour.
Ero elettrizzata e non vedevo l’ora di parteciparvi!
A quanto pare però, una qualche sfortuna mi perseguita, andando a minare le poche tappe certe del mio viaggio: è successo a Krasnoyarsk, con la visita al parco di Stolby e accade nuovamente qui, con la ZDC.

Il giorno dopo la mia prenotazione, vengo contattata dall’agenzia con cui avevo prenotato la visita, per informarmi dell’annullamento del tour.
A quanto pare in Corea del Nord si è registrato un aumento allarmante dei casi di influenza suina, in particolar modo lungo il confine. La situazione è spinosa, tanto che il governo ha ritenuto opportuno inviare gruppi di tiratori scelti dell’esercito e di cacciatori civili sulla linea di confine, per eliminare i maiali e i cinghiali probabilmente infetti che vagano in quella zona.

Per individuare gli animali malati, vengono addirittura utilizzati dei droni a visione termica. In questo maniera il governo intende sterminare i suini selvatici nelle aree di Incheon, Seoul, Goseong ed il fiume Bukhan.
Allucinante a dir poco.

Palazzo reale di Gyeongbok, viaggio in solitaria
Palazzo reale di Gyeongbok, Seoul, viaggio in solitaria
Palazzo reale di Gyeongbok, Seoul, viaggio in solitaria
Palazzo reale di Gyeongbok, Seoul

Seoul, l’ultima città

Seoul è una città enorme e caotica, e rispecchia tutte le caratteristiche di una metropoli moderna in forte crescita ed espansione.
Ho trascorso a Seoul 5 giorni, ma credo di non averla vissuta appieno.
Forse l’ho vissuta con un senso di estraneità e con un certo distacco involontario.
Il fatto è che Seoul equivale alla fase conclusiva di questa avventura. Per me, Seoul rappresenta la tappa finale della prima incredibile parte del mio viaggio.
Ad un altro paio di occhi potrò sembrare in errore: domani ho il volo per l’Australia e lì proseguirò il mio cammino. Ciò che forse non risulta evidente ad un osservatore esterno, è che la seconda parte di viaggio che mi aspetta è di stampo e tipologia completamente differente da ciò che ho vissuto fino ad ora.
Seoul è la mia ultima città, l’ultimo passo prima di un altro grande salto.

Palazzo reale di Gyeongbok, Seoul, viaggio in solitaria
Palazzo reale di Gyeongbok, Seoul

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