Le Montagne Arcobaleno

Percorro con calma la passerella di legno e mi preparo ad affrontare l’ennesima lunga scalinata. Supero numerosi gruppetti di visitatori, tutti rapiti dalla smania della fotografia perfetta e raggiungo la piccola terrazza panoramica che pare starsene in bilico sullo sperone di roccia, pronta a tuffarsi nel mare variopinto sotto di lei.
Il sole fa capolino tra le nuvole gettando manciate di luce su questo fazzoletto di terra, le montagne prendono vita e gli rendono omaggio tingendosi dei colori dell’arcobaleno.

Mi fermo ad osservare la distesa di rocce frastagliate che ho di fronte e tutto intorno a me. I colori giocano con un rosso predominante, lo tagliano di netto tracciando lunghe linee bianche, verdi o gialle. Corrono filate per chilometri, affiancate ed ordinate non badano alle alture, ai dossi o ai cocuzzoli appuntiti. Sembrano dipinte da mano umana e l’effetto ottico che creano è incredibile.
L’intensità del colore varia a seconda della luce, il sole trasforma il paesaggio secondo il suo capriccio.

A tratti le linee si fanno più dolci e ondulate, senza mai perdere l’ordine e la precisione che le rende tanto particolari.
È un qualche cosa che bisogna vedere dal vivo con i propri occhi, non c’è una maniera per poter descrivere ciò che si prova stando di fronte ad uno spettacolo simile.

Le Montagne Arcobaleno si trovano all’interno dello Zhangye Danxia Landform Geological Park e sono una delle grandi meraviglie geologiche del pianeta.
Ho saputo della loro esistenza più di un anno fa, in maniera del tutto casuale. Stavo perdendo il mio tempo navigando a casaccio nel Web, quando trovo una favolosa immagine di strane montagne dai colori assurdi e irrealistici.
Mi sono informata sulla loro ubicazione e ho scoperto che si trovano nel nord-ovest della Cina, più precisamente nelle contee di Sunan e Linze, a 40 km dalla città di Zhangye.

Ne sono rimasta totalmente affascinata.
Ho salvato la posizione della città sulla mappa di Google Maps, utilizzando la piccola icona verde a forma di bandiera con l’appunto da visitare.
Avevo appena aggiunto Zhangye ai tanti sogni ad occhi aperti che mi riempivano la testa.
A quel tempo non avrei mai immaginato di poter davvero raggiungere la Cina anche se il nome di Zhangye mi rimarrà in testa per un bel po’.
La mia vita stava attraversando un qualche casino e l’idea di intraprendere un viaggio del genere non mi passava neanche nell’anticamera del cervello.
Quella volta però qualche cosa dentro di me si deve essere mosso. Seppur con maggiore illusione che certezza, mi ero ripromessa che quelle montagne io le avrei viste dal vivo.

Sorrido al pensiero che la me stessa interiore deve aver preso sul serio quella promessa e forse è grazie a lei se ora mi ritrovo qui.
Mi guardo attorno, lo stupore non accenna a diminuire: sono affacciata sul mondo. Mi sento bene, sono orgogliosa di me stessa. Contro ogni aspettativa iniziale ce l’ho fatta, ho raggiunto un obiettivo: volevo vedere questo posto con i miei occhi, ed eccomi qui, immersa in un dipinto a cielo aperto.
A qualcuno potrà sembrare ridicolo o insignificante, ma non per me. Per me questa è una sorta di vittoria.
Ho raggiunto la mia piccola personale bandierina verde.

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